Il Narratives and Social Changes-International Research Group (NaSC-IRG) si costituisce nel Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno (Delibera n. 138 del 23/09/2020) per iniziativa della prof.ssa Emiliana Mangone con l’obiettivo di integrare ricercatori provenienti da università e/o centri di ricerca dell’Europa (UE e non-UE), dell’America Latina e di altre aree geografiche impegnati nelle analisi e in ricerche relative alla narrazione e al ruolo che queste svolgono per il mutamento sociale.
La domanda che ci si pone è: Quale uso si fa della narrazione?
Fermo restando che la narrazione ha insita in sé un grado di retorica molto elevato – accentuata sicuramente dalle forme di comunicazioni adottate -, essa promuove il dibattito ma non su tutti i temi che riguardano la società e sicuramente non in tutti i luoghi. La narrazione è parte della vita sociale e questo è un fatto ineluttabile. Altro elemento ineluttabile insito nella narrazione è la sua ambiguità concettuale che, spesso, produce «effetti perversi»: in essa c’è conflitto. La narrazione mobilita in modo globale anche se ha un’appropriazione locale.
La narrazione si presenta, dunque, sotto due forme: da un lato, è una modalità di conoscenza e, dall’altro lato, è una modalità di comunicazione. Poiché la prima permette lo sviluppo dei sistemi di idee e la seconda la loro diffusione, si può ben comprendere come la narrazione assuma un ruolo centrale nel promuovere il mutamento sociale perché orienta l’individuo in una direzione anziché un’altra sulla base dell’uso della narrazione da parte del soggetto (singolo o collettivo) come strumento attraverso il quale percepisce la società, la realtà sociale e il futuro.
Riprendendo l’asse simbolico – diffusione globale vs appropriazione locale – si può notare che ciò rappresenta quella condizione che caratterizza l’acquisizione di informazioni, immagini, conoscenze e altri artefatti con modalità tipiche della società globalizzata, interpretate ed elaborate però nei luoghi entro cui gli individui conducono la loro vita quotidiana in una direzione che solitamente mira al consolidamento di valori e credenze. Nell’analisi della narrazione (produzione, diffusione, appropriazione) non possono essere tralasciate le dimensioni di spazio e tempo: il mondo della narrazione è temporale e situato.